Storytelling

TROPPA SOLIDARIETÀ

Adramet sta provando a costruire un futuro migliore non solo per i migranti ma anche per gli italiani. Dopo anni di lavoro nella mediazione culturale un suo amico voleva aprire un centro d’accoglienza e chiese ad Adramet: “Vuoi rischiare con me?”, lui rispose di sì ma voleva che le persone migranti fossero messe nelle condizioni di essere autonome e non assistite dagli operatori. Così nel 2011 nasce a Cavoretto la Coop. Carapace, un piccolo miracolo fatto di fatica e orgoglio.

PARTIRE DA TURISTA

Fartun. Nel 1992 viveva a Mogadiscio e amava suonare lo djembe. Era una ragazzina ribelle, come Antigone. A dodici anni usava il canto come forma di protesta e resistenza; ma nel suo paese, la Somalia, i clan erano in guerra tra loro e dire la propria era una follia. Così la famiglia la fa viaggiare nel 1993 con un visto turistico. Destinazione: Italia, la casa della zia.

COSTRUIRE UN FUTURO

Incontriamo Misbao della Guinea che sogna di fare il giornalista. Ci dice che “non c’è dignità in queste morti in mare” e che da parte dei migranti c’è molta consapevolezza del pericolo che si corre, anche se il viaggio si rivela più pericoloso di quello che immagini. Ci racconta di come costruire il futuro e ci dice che è deluso, che questo fenomeno non è una migrazione ma una trappola. L’Europa, un miraggio. Ora Misbao pensa di aver compreso tante cose. Ha conosciuto dove e come va una parte di mondo.

SULLE NAVI DI SOCCORSO

MAMRE si occupa di salute mentale e intercultura, disagio sociale e mediazione culturale con persone migranti (http://www.mamreonlus.org/). MAMRE è stata fondata nel 2001 da Francesca Vallarino Gancia, psicoterapeuta, e da suor Giuliana Galli, religiosa a vocazione rock – si è formata a Miami (Florida) e ha lavorato per molto tempo al Cottolengo di Torino. Due donne al timone di una nave che accompagna, suggerisce il senso e offre sostegno reale a questa complessità.

CAPIRE DOVE VA IL MONDO

Lamine è arrivato da pochissimo a Torino anche se sogna di andare in Canada a fare l’avvocato. Qualche anno fa parte dalla Costa d’Avorio guardando l’Europa come un Eldorado e scopre solo qui che la vera terra dell’oro è il continente africano. Ci racconta che servirebbe resistere o almeno provare a ritornarci un giorno là, riportando la “valigia in testa” ovvero la propria esperienza vissuta.

IL RICORDO DEI CANTI

Esperance H. Ripanti, occhi grandi dall’Africa Nera e marcato accento lombardo. Nasce in Rwanda nel 1991 e arriva piccolissima in Italia a soli due anni. Di tutta la sua storia la cosa più assurda che le potesse capitare è l’atterraggio, la Provincia di Brescia.

NESSUNO VEDE NIENTE

In Ghana ero uno studente, così inizia il racconto di Maaledoma. Raccontao il tempo in Libia e la gestione di quelli che lui chiama “ghetti”, non prigioni. Ora vive nel CAS di Corso Casale nel quartiere Borgata Rosa/Sassi di Torino, gestito dalla Coop. Le Soleil.